Liù il gatto che ruggiva
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Liù, il gatto che ruggiva è un breve racconto incentrato su un’inconsueta storia di amicizia tra un uomo e un gatto. È la storia di un incontro, forse casuale, di un soriano randagio, ramingo, estremamente selvatico e di un professore siciliano, sui generis, delle Medie, ossia Tancredi Maffei, che rimane impressionato dalla dolcezza e dall’irruenza del gatto. La diffidenza e la selvatichezza del micio si scontrano con l’affabilità dell’uomo, che comprende la solitudine e la debolezza di Liù. Tra i due nascerà una bella amicizia che travalicherà le distanze e saprà ricompensare il professore delle tante difficoltà affrontate nell’approccio iniziale.
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Antonella –
Follemente innamorata dei gatti non ho resistito alla tentazione di leggere questo romanzo breve, mi ha coinvolta dalla prima all’ultima pagina, oltre farmi sorridere in molte descrizioni dettagliate dell’atteggiamento fiero di Liù, protagonista di questa storia, ha fatto nascere in me anche il desiderio di visitare i luoghi dove è ambientato il racconto. Complimenti all’autore
Vanessa –
Con uno stile di scrittura molto accurato e ricercato (mi ha ricordato quello di Camilleri, lo scrittore adorato dal protagonista della storia) Gioacchino racconta l’amicizia tra Tancredi, un professore siciliano di scuola media, e un gatto soriano selvatico comparso nella sua casetta di campagna. Il primo incontro non è tra i migliori, il soriano si mostra aggressivo, tra ruggiti e soffi, e dopo aver bevuto il latte offertogli da Tancredi, sparisce nel nulla. Il gatto che verrà chiamato Liù, un vezzeggiativo di leone in lingua siciliana, ha un passato di angherie e maltrattamenti, è diffidente e impaurito. L’uomo cercherà in tutti i modi di dimostrargli il suo affetto, accudendolo, dandogli un riparo e piano piano riuscirà a conquistare la sua fiducia. Finchè una telefonata turberà l’equilibrio raggiunto. Come finirà l’amicizia tra Tancredi e Liù?
Nel libro Gioacchino narra anche il rapporto con l’amata moglie Valeria e con la sua terra, la Sicilia (San Ciro, a Salemi), e a conclusione di “Liù, il gatto che ruggiva” ha inserito un breve racconto, “Un soriano alla ribalta”, sempre con protagonista un micio. “Liù, il gatto che ruggiva” è una storia appassionante e dolce, con alcuni momenti divertenti. 😸🐾 Consiglio questa lettura a tutti gli amanti dei gatti 🐱 e a chi ama le storie vere, rimarrete conquistati dal rapporto tra Liù e Tancredi! A me ha ricordato per certi aspetti la mia amicizia con Pepe, il gatto del mio quartiere, anche se lui è docile con tutti (però non tollera gli altri gatti proprio come Liù).