MARIAROSARIA MAIONE

Mariarosaria nasce, in un pomeriggio assolato d’inizio giugno, in piccolo paese ai piedi del Vesuvio, che ora osserva, nella sua maestosità, ogni mattina dal terrazzo di casa. Era il 1979 e il mondo stava lentamente cambiando. Vive con il marito e due splendide figlie in una città che confina con l’amata Napoli, lavora nel
settore economico-fiscale, ma in lei convivono pacificamente sia un carattere pragmatico sia un animo da letterata. È una lettrice compulsiva sin da bambina e, tra una lettura e un’altra, prendevano forma, nella sua mente, tanti personaggi diversi che vivevano storie incredibili. Rimanevano lì, però, incastrati nei meandri di una fervida immaginazione. Poi, quando la sua vita aveva, ormai, preso la propria direzione, si apre un nuovo mondo davanti a lei: quello di internet e dei social che consentono di fare tutto, o quasi. Ha così scoperto di poter mettere nero su bianco tutto ciò che le passava per la mente senza dover svelarsi troppo. Il consenso ricevuto, però, la inorgogliva oltre ogni misura e, allora, l’ha urlato il proprio nome e l’ha scritto a caratteri cubitali su ogni componimento uscito dalla sua penna. È una lettrice onnivora e, in egual modo, le piace scrivere qualsiasi genere, soprattutto i romanzi storici, ma in ogni suo scritto c’è una costante: l’amore che, in ogni sua forma, salva.

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Ci si abitua a tutto: il freddo, il caldo, le assenze, il dolore, gli amori mancati, i rimorsi e i rimpianti. Solo alla gioia non c'è assuefazione, vivi attimi di felicità e subito ne vorresti altri perché non sono più sufficienti. (Mariarosaria Maione, tratto da "Il diario di Buenos Aires").